domenica 7 giugno 2015

EFFETTO SERRA: LA SCOMODA VERITA'




Domenica sera Milena Gabanelli in Report ha fatto un servizio molto interessante sull'effetto serra (Rai 3 del 31.05.2015) ed energie rinnovabili puntando nei Paesi Arabi che si stanno organizzando in questa direzione in previsione dell'esaurimento del Petrolio.









Questo per dire che in America è già iniziata la campagna elettorale per il 2016 che vede Hillary Clinton già molto attiva con un programma che non convincerà molto se non includerà anche l'impegno ambientalista che ha sempre sostenuto affiancandosi un testimonial d'eccezione come Leonardo Di Caprio. Il quale da tempo ha lasciato il cinema per dedicarsi esclusivamente al problema del surriscaldamento del pianeta che sta prendendo piede fra le star.


E' strano che i Clinton si siamo messi sulle scie chimiche accodandosi alle star quando il primo ad introdurre l'argomento è stato Al Gore che aveva lavorato al seguito dell'amministrazione del Presidente Clinton per poi lasciare la politica e dedicarsi esclusivamente ad uno dei più gravi problemi che colpiscono attualmente il nostro pianeta: il progressivo riscaldamento globale causato quasi esclusivamente da azione umana, aggiudicandosi anche il Premio Nobel dopo aver scritto il libro La Scomoda Verità.


Questo riscaldamento globale sta facendo sciogliere tutti i ghiacciai per cui si prevede che entro la fine del secolo la temperatura della terra aumenterà di 2 o 3 gradi con conseguenze catastrofiche come la desertificazione delle terre e l'avanzamento del mare a coprire isole e a lambire coste.
Il maggior pericolo del riscaldamento viene dal petrolio ma in America si è aggiunto anche il carbone che viene estratto da miniere a cielo aperto situate nelle riserve indiane che hanno dato al Governo la concessione per lo sfruttamento del territorio.

Su Rai 5 è stato trasmesso un docu con testimonianze che risalgono all'amministrazione Bush dove il gruppo dei Navajo si sono opposti a questo rilascio perché nel tempo si stanno producendo danni alla terra della quale loro si sentono parte in modo viscerale e dunque nel pieno rispetto del suo equilibrio naturale che hanno difeso nei secoli e millenni prima ancora che si formassero gli Stati Uniti.
Nessuno li ascolta mentre loro continuano a battersi anche se non hanno mezzi perché vivono di poco, senza luce elettrica e senza acqua corrente sostenendo di assorbire l'energia che loro serve dal sole e dal vento.
Il sole e il vento sono anche gli elementi sui quali punta  Al Gore per creare energie alternative oltre a quelle derivate dal petrolio e dal carbone anche se quest’ultimo non è ancora sfruttato al massimo.

Così in molti paesi in depressione dove ci sono tanti giovani disoccupati sono stati impiegati tanti ragazzi per l’installazione dei pannelli solari dopo essersi specializzati in corsi offerti loro gratuitamente.
Al Gore parlava con molta passione sembrando molto convinto di dare una speranza al futuro delle prossime generazioni che altrimenti si troverebbero a dover porsi domande sul perché non sia mai stato fatto nulla pur sapendo che i loro figli si sarebbero trovati in mezzo a una catastrofe globale per cui sente come una missione doversi impegnare verso di loro su questa linea ambientale dell'effetto serra.
In America sta facendo proseliti mentre in Europa ancora non siamo sensibilizzati al problema anche se ne abbiamo sentito parlare.
Ma è solo per inseguire delle star importanti che fanno da testimonial delle ultime tendenze moda.
Già, oggi è l’ambientalismo di Di Caprio, ieri era la Cabala di Madonna, domani sarà l’Apocalisse.
Quanto a Di Caprio non sembra sia molto credibile in questo ruolo perchè predica bene (ha donato 7 milioni di dollari per la conservazione degli oceani)  ma poi razzola nel consumismo viaggiando in lungo e in largo intorno al mondo con aerei e yacht  che si sa quanto a petrolio...

Quanto a Hillary è in rotta di collisione con Al Gore perchè probabilmente si vorrà candidare anche lui. Per questo ha appoggiato Di Caprio, pur non inserendo nel suo programma l'ambientalismo perchè evidentemente è il punto di forza di Al Gore. Ma non di Di Caprio. La Clinton la sa lunga. E' una Politica di razza ma dovrebbe consultarsi anche con la Gabanelli oltre che con le direttrici di moda.
L'Una non esclude le altre perchè la Gabanelli è sempre molto attenta al look: l'orecchino, l'occhialino, il tubino, la t-shirt o la camicina con il caschetto sfilato ad arte a tutta sobrietà e buon gusto. Molto Report.

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